Il 2019 dei temi migratori su quotidiani e telegiornali

I media parlano meno di accoglienza e integrazione e molto più di flussi, rotte marine e porti. I toni si stemperano, ma le voci dei migranti si sentono ancora troppo poco e la politica continua a essere protagonista della narrazione.
Per pochi sarà una sorpresa forse, ma l’anno che si è appena concluso ha visto ancora una volta i temi legati ai fenomeni migratori al centro dell’agenda dei mezzi di informazione italiani. Lo sostiene il VII rapporto Carta di Roma, a cura di Paola Barretta, presentato il 17 dicembre scorso alla Camera dei Deputati.
Il gruppo di studio ha preso in esame gli articoli dedicati ai migranti e alle migrazioni di sei quotidiani (Avvenire, La Stampa, Il Giornale, La Repubblica, il Corriere della Sera e il Fatto Quotidiano) e le edizioni prime time dei telegiornali dei principali canali tv generalisti andate in onda tra gennaio e ottobre 2019. La panoramica offre un’immagine dell’informazione nazionale meno allarmistica (-18% in prima pagina), ma comunque ancora lontana da una narrazione non conflittuale, con un dibattito fortemente influenzato dal confronto politico, come dimostra il 33% dei servizi sui tg in cui è presente la voce di esponenti politici e istituzionali. Ancora minoritaria è la presenza in voce di migranti e rifugiati (7%), in particolare delle donne (14% del dato precedente).
Il rapporto individua cinque cornici principali dentro le quali sono inserite le interviste ai migranti mandate in onda in prime time: fragilità e debolezza (connesse agli arrivi via mare e all’accoglienza); alterità e minaccia; rivendicazione; comunità integrate e razzismo. Una struttura narrativa così chiusa e rigida -sostengono gli autori- impedisce la costruzione di una contro-narrazione: tutte le voci principali partecipano al frame egemonico, che descrive l’immigrazione come un luogo di conflitto tra le cosiddette élite dominanti e il popolo che cerca di tutelare la propria identità. Le poche interviste che cercano un racconto alternativo dell’immigrazione, fuori da questo schema (racconti di buone pratiche di integrazione, di iniziative dal basso, tematizzazione dell’immigrazione e individuazione della complessità delle cause e degli effetti) appaiono del tutto marginali.
Fonte: https://www.cartadiroma.org/wp-content/uploads/2020/01/Notizie_senza_approdo-COMP.pdf
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