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Europa, Integrazione, Convivenza, Traversata e Criminalità: le sfere concettuali prevalenti

Europa, Integrazione, Convivenza, Traversata e Criminalità: le sfere concettuali prevalenti

Il Rapporto, grazie all’analisi di 82.074 titoli dedicati alla questione migranti prodotti dalla stampa italiana dal 2013 al 2018, propone cinque cluster, costituiti da insiemi di parole che rappresentano le principali sfere concettuali del discorso mediatico sulle migrazioni. Tali sfere si collocano in una mappa fattoriale organizzata lungo due assi – globale vs locale e cronaca vs politica – ovvero i fattori che meglio aiutano a spiegare la varianza e la distribuzione statistica dei lemmi Il primo cluster, quello dell’Europa, è il più corposo come quantità di parole, raccogliendo quasi un terzo dei lemmi dell’interno corpus (31%), e raffigura il confronto, il dibattito e lo scontro a livello europeo sulla questione migranti. Le dieci parole più caratteristiche del cluster, che chiama in causa la dimensione politica e globale del fenomeno, sono Ue, Europa, Italia, migrante, immigrazione, Renzi, Merkel, muro, frontiera, confine e Ius soli. Si tratta di un cluster alimentato prevalentemente dai grandi quotidiani nazionali.

Il secondo cluster, denominato Integrazione, è il più contenuto come dimensione, raccogliendo l’11% dei lemmi dell’interno corpus analizzato. Le dieci parole più caratteristiche del cluster sono: straniero, integrazione, italiano, scuola, minore, cittadinanza, impresa, classe, lezione, immigrato e corso. Interessante sottolineare che in questo cluster, che si colloca sul lato destro del piano fattoriale (dimensione locale), con una concentrazione di lemmi a cavallo dell’asse politica-cronaca ed è alimentato soprattutto dalla stampa locale del Centro e de Nord e quella di ispirazione cattolica, appaiono sostanzialmente assenti i soggetti politici nazionali.

Il terzo cluster, Convivenza, che si colloca nel quadrante della politica locale, raccoglie il 28% dei lemmi del corpus di titoli analizzato. Le dieci parole più caratteristiche del cluster, alimentato soprattutto dalla stampa locale (in particolare lombarda e veneta) sono: profugo, moschea, sindaco, accoglienza, centro, comune, casa, campo, rom, ospitare, Cie. Fra gli appellativi più utilizzati in riferimento ai migranti vi sono termini appropriati (profugo, rom, immigrato, richiedente asilo, sinti) ma anche inappropriati (nomade, zingaro, clandestino, vu cumprà).

Traversata indica invece una quarta sfera concettuale, collocata nel quadrante della cronaca globale, e che raccoglie il 12% dei lemmi del corpus analizzato. È il cluster che racconta il viaggio dei migranti lunga la rotta del Mediterraneo, i naufragi delle imbarcazioni che trasportano migranti, i numerosi morti in mare, le operazioni di soccorso, gli arrivi sulle coste italiane, la polemica sul ruolo delle Ong. Le dieci parole più caratteristiche del cluster rivelano il nucleo tematico prevalente: mare, morti, barcone, nave, scafista, strage, soccorso, sbarco, naufragio, Sicilia, Lampedusa. Gli appellativi adoperati nei confronti dei migranti sono generalmente appropriati, mettendo in risalto essenzialmente la condizione del migrare (migranti) e quella della drammaticità del viaggio (morti, vittima, disperso, disperato, superstite). A questa sfera contribuiscono soprattutto la stampa nazionale e quella locale del Mezzogiorno.

Il quinto e ultimo cluster, denominato Criminalità, raccoglie il 18% dei lemmi del corpus analizzato. È il cluster della cronaca nera (quadrante della cronaca locale), di crimini violenti che coinvolgono migranti come autori o vittime di reato, dell’allarme per il terrorismo di matrice jihadista e degli episodi di intolleranza e razzismo. Le dieci parole più caratteristiche del cluster, alimentato tanto dalla stampa nazionale quanto da quella locale, sono: uccidere, razzismo, razzista, arrestare, espellere, nero, aggredire, insulto, marocchino, picchiare, odio. In questo cluster si annida il maggior numero di appellativi inappropriati utilizzati nei confronti dei migranti (nero, negro, vu cumprà, clandestino, barbaro, zingaro, nomade) e di superflui qualificatori di nazionalità o provenienza che possono indurre atteggiamenti di ostilità e generalizzazioni discriminatorie (marocchino, romeno, nigeriano, senegalese, albanese, egiziano, tunisino, africano, cinese, rom, pakistano, nordafricano, latinos, indiano, bengalese, ghanese, eritreo, ucraino, ivoriano, pachistano, magrebino, peruviano, somalo, curdo, macedone, afghano, etiope, filippino, bulgaro, iracheno).

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